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“Marocchinate” al teatro Vittoria Featured

Marocchinate Marocchinate

"Presero una ragazza, la riportarono la mattina. Non era più la stessa, sembrava un cadavere ambulante". 

In scena fino al 7 maggio al teatro Vittoria, “Marocchinate” con la regia di Nicola Pistoia, interpretato da Ariele Vincenzi e Marcello Corvino.

Angelino è un giovane pastore di soli 20 anni con il suo un unico pensiero che la guerra finisca al più presto, Silvina ne ha 16 di anni ed anche lei ha lo stesso pensiero di Angelino. Due giovani che sognano di costruire una vita felice mentre si trovano nel bel mezzo della guerra! Da una parte ci sono gli americani che cercano di avanzare da sud, dall’altra i tedeschi che cercano di non indietreggiare verso nord. E poi ci sono anche " I diavoli con gli occhi rossi” che arrivano e fanno razzia di tutto quello che incontrano. 

“Marocchinate”: con questo termine si sono tramandati gli stupri di gruppo, le uccisioni, i saccheggi e le violenze di ogni genere perpetrate dalle truppe coloniali francesi (Cef), aggregate agli Alleati, ai danni della popolazione italiana, dei prigionieri di guerra. 

Un premio elargito ai soldati nell’impresa di smantellare la resistente Linea Gustav.  

50 ore, ben 50 ore di carta bianca, “diritto di preda” per fare quello che vogliono senza il minimo rispetto delle vittime. 

50 ore di orrore contro la popolazione civile, un assalto brutale che lascerà donne stuprate, assassinii. Ma prima di tutto creerà una profonda devastazione e resterà per sempre nella memoria di chi avrà avuto la "fortuna" di rimanere vivo. 

Un racconto che in poco più di un’ora narra la scia di crudeltà e paura, subita dalla popolazione, le violenze ai danni di donne e ragazze della Ciociaria da parte delle truppe marocchine. 

Tante le donne "marocchinate", marchiate a fuoco per tutta la vita, anche dai loro "uomini" e dalle donne delle comunità che fortunatamente saranno riuscite a sfuggire alla mattanza. 

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