“Lo sciamano sulle orme di Quetzalcoatl” di Luis Alberto Alvarez Solis.

Un viaggio onirico e iniziatico che accompagnerà il visitatore con quattordici opere, attraverso un mondo in continua metamorfosi. Un mondo nel quale “l’Artista Sciamano” riesce ad eliminare i confini tra “la dimensione terrestre e del materiale e quella cosmica dello spirito”. Il suo “San Giorgio e il Drago” è un’opera dall’energia ancestrale e primordiale dove la violenza ed il combattimento sono completamente assenti. Il San Giorgio è trasformato in un puttino dalle ali gigantesche che inquadrano la scena in quinta teatrale, vortici di riccioli in un paesaggio argilloso sembrano crearsi da un leggero vento. Si dimostra così lo sfondamento dei confini tra la dimensione terrestre e materiale e la dimensione spirituale e cosmica. 

Il Drago ricorda Quetzalcoatl, il serpente piumato della religione azteca, portatore di conoscenza e di civiltà all’antico popolo che abitava il Messico Luis Alberto Alvarez Solis, classe 1980, artista complesso ed eclettico di nascita messicana ma poi persino europeo e internazionale. Sin da adolescente era percepibile in lui la sua curiosità, il suo interesse e la sua passione per le arti e la cultura messicana.

Per l’artista creare forme geometriche e vibranti diventa un atto del tutto naturale, come nelle opere “Vibrations I, II” Egli esplora il mistero della vita, avventurandosi nello spirituale invisibile e visitando i mondi ultraterreni con la cadenza e il respiro del suono che lo innalza a uno stato alterato della coscienza. Ed è così che lo Sciamano antico evolve oltrepassando lo scoglio spazio-temporale per entrare nella fase storica attuale e iniziarci al mistero della conoscenza in un mondo che ha smarrito l’orientamento e che ha perso di vista il potere aereo e terrestre di Quetzalcóatl”.